AL FRONTE Ore 4 del 24 maggio 1915 A Forte Verena il primo colpo di cannone

Fonte: http://mattinopadova.gelocal.it/padova/cronaca/2015/05/09/news/al-fronte-ore-4-del-24-maggio-1915-a-forte-verena-il-primo-colpo-di-cannone-1.11389215

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23 MAGGIO Con l’annuncio dell’ingresso in guerra dell’Italia, i fronti aperti per gli imperi centrali diventano sette: orientale, occidentale, meridionale (austro-serbo), Caucaso, Gallipoli, mesopotamico e appunto austro-italiano. Si combatte anche in Africa orientale, Africa centrale (Camerun), Africa sud-occidentale e Persia.

24 MAGGIO Alle 4 del mattino dal forte Verena, sulla linea del confine italiano con il Trentino austriaco, parte il primo colpo di cannone. All’alba il nostro esercito attraversa l’Isonzo. Aerei austriaci sorvolano le coste adriatiche, sganciando bombe su Venezia e Brindisi, ma senza causare gravi danni.

26 MAGGIO Un nutrito contingente dell’Alpenkorps tedesco viene dirottato sul fronte italiano, in appoggio alla I Armata austriaca.

27 MAGGIO Il comando austro-ungarico, di fronte alla prima offensiva italiana, dà ordine alle proprie truppe di “trincerarsi, frapporre ostacoli fra sé e il nemico, e mantenere le posizioni”. Le truppe italiane occupano Cortina, Grado e Aquileia.

31 MAGGIO Uno Zeppelin tedesco sorvola Londra, sganciando un centinaio di piccole bombe incendiarie e 30 granate: l’incursione provoca 7 morti e 39 feriti.

1 GIUGNO In Francia cominciano a scarseggiare le forniture belliche. Un milione di reclute in attesa di partire per il fronte vengono dirottate nelle fabbriche di munizioni. Problemi analoghi si registrano in Gran Bretagna. Winston Churchill lancia un appello alla nazione, e nelle fabbriche di munizioni vengono ingaggiate le donne.

4 GIUGNO A Gallipoli le truppe anglo-francesi muovono un nuovo assalto impiegando 30 mila uomini, ma riescono a conquistare poche centinaia di metri, lasciando sul terreno 6.500 morti.

6 GIUGNO I tedeschi lanciano un attacco dal cielo contro l’Inghilterra. Tre Zeppelin devono rientrare causa la nebbia; uno di essi è abbattuto da un aereo britannico, e cade su un convento provocando quattro vittime, oltre alle nove dell’equipaggio.

16 GIUGNO Dopo una giornata di violenti combattimenti, le truppe alpine italiane riescono a conquistare il Monte Nero e le alture sulla riva sinistra dell’Isonzo.

17 GIUGNO In Turchia, a Bitlis, inizia l’ennesima strage di armeni, che si protrae per una settimana, causando 15 mila vittime. Nel giro di sette mesi, gli armeni sterminati saranno 600 mila; altri 500 mila vengono deportati, e la maggior parte di loro (400 mila) muoiono durante la lunga marcia verso sud.

22 GIUGNO Le truppe austro-ungariche riescono a riconquistare Leopoli, la più importante città della Galizia orientale. Tra di esse c’è anche il pittore Oskar Kokoschka, che scrive a un amico: «Per tutto il percorso, villaggi distrutti dai cannoni, cimiteri, celebri campi di battaglia, colera…».

23 GIUGNO Prima battaglia dell’Isonzo, che vede impegnati 250 mila soldati italiani, L’offensiva viene respinta il 7 luglio: le nostre truppe registrano perdite di 15 mila uomini tra morti e feriti.

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