Occupazione giovanile, cifre da incubo nell’area Ocse

Fonte: http://www.diregiovani.it/news/41351-ocse-neet-disoccupazione-giovani-precari.dg

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ROMA – Che si guardi alla sola Italia o all’intera area Ocse – Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico nata nel 1961 e comprendente ben 34 Paesi – il mondo dell’occupazione giovanile segna gravissimi ritardi. Nello specifico, il Belpaese si conferma uno dei peggiori paesi per opportunità lavorative rivolte agli under 30.La nuova fotografia, ‘Oecd skills outlook 2015’, sul mondo del lavoro è stata presentata, dall’Organizzazione, nella giornata di oggi a Parigi. I dati sono sconfortanti e confermano l’Italia fanalino di coda sia nella classifica degli occupati, sia in quella dei Neet, dedicata ai giovani che non lavorano, non studiano e non sono impegnati in percorsi formativi.

Questi i numeri della classifica. In Italia lavora il 52,8% dei giovani, in età compresa tra i 25 e i 29 anni, a fronte di una percentuale area Ocse che tocca il 73,7%. L’Italia precede la Spagna (58,1%) e Slovacchia (66,9%) che chiude la classifica. Al top, invece, l’Olanda dove oltre 8 ragazzi su dieci ha trova occupazione. Più di 35 milioni di giovani, di età compresa tra i 16 ed i 29 anni, nell’area Ocse rientra nella categoria dei Neet. Il rapporto completo è sul sito ufficiale dell’Organizzazione a questo link – See more at: http://www.diregiovani.it/news/41351-ocse-neet-disoccupazione-giovani-precari.dg#sthash.lK9iN7Q5.dpuf

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