Che cosa sono i flavonoidi?

Fonte: http://www.leziosa.com/flavo.htm

mirtilliI flavonoidi sono un gruppo di pigmenti contenuti nelle piante, a cui la scienza ha riconosciuto un largo spettro di azioni biologiche, tra cui una considerevole attività protettiva contro i danni causati dai radicali liberi.
A questi composti si devono in gran parte i colori delle piante, dei fiori e dei frutti, e in base alla struttura chimica sono state individuate e classificate più di 4000 sostanze flavonoidi.
Comunemente conosciuti anche come Bioflavonoidi, talvolta vengono indicati con la denominazione unica di vitamina P.

Proprietà
I flavonoidi svolgono un’azione antiossidante, migliorano l’elasticità dei vasi sanguigni e l’ossigenazione dei tessuti. In sinergia con la vitamina C ne potenziano l’azione protettiva; si ritiene inoltre che i flavonoidi prevengano certi tipi di tumore.

Dove si trovano i flavonoidi?

    • I frutti di bosco (more, mirtilli, lamponi), la frutta colorata in particolare, le arance rosse contengono la ciainidina, un potente antiossidante;
    • i semi di uva rossa, il vino rosso, il tè verde contengono polifenoli, particolari flavonoidi che associano all’attività antiossidante quella antimicrobica e immunoprotettiva.
      I polifenoli si trovano anche nelle fragole, nelle cipolle, nei cavoli, nei meloni e negli agrumi;
    • i tocoferoli si trovano negli oli, nelle foglie verdi;
    • gli isopreni si trovano nei peperoni, nella lattuga, nelle albicocche, nei broccoli e nei spinaci.

Gli antiossidanti naturali esogeni aiutano a mantenere in forma il nostro organismo, opponendosi ai processi ossidativi nei muscoli, e proteggono il DNA, i cromosomi e i mitocondri, che sono i siti della produzione di energia dall’ossidazione.
Il Dipartimento Americano dell’agricoltura ha stabilito una misura del potere antiossidante degli alimenti, ed ha definito una unità di misura, cui è stato dato il nome di ORAC (oxigen Radical Absorbance Capacity).
Secondo la scala ORAC, basata sulla capacità di assorbimento dei radicali liberi prodotti dall’ossigeno, a valori più alti corrisponderebbero maggiori poteri antiossidanti e viceversa.
Privilegiare i cibi con un punteggio ORAC elevato significherebbe garantirsi una maggior protezione contro le malattie e i tumori in genere. Gli alimenti con il più alto punteggio sono il tè verde e il cacao.
Tra la frutta troviamo al primo posto le prugne nere (5440 unità per 100 grammi), seguono uvetta, mirtilli, fragole, more, lamponi, uva nera, ciliegie.
Tra le verdure al primo posto troviamo il cavolo (1770 unità per 100 grammi) seguito dalle melanzane, spinaci, cavolini, barbabietole, cipolle e peperoni rossi.
La frutta nera è la più dotata contro radicali liberi, perché i suoi pigmenti proteggono i suoi componenti dalla ossidazione e dalla luce.
Per mantenersi in forma, ogni persona dovrebbe introdurre una quantità di antiossidanti pari a 5000 unità al giorno. Il modo migliore comunque per assicurare un adeguato apporto di flavonoidi è quello di seguire una dieta variata, ricca di frutta e verdura.

Non esiste alcuna prova fisiologica «in vivo», che la teoria dei radicali liberi sia valida. Di conseguenza, il metodo ORAC, derivato solo da esperimenti in provetta, attualmente non può essere interpretato come affidabile per la dieta umana: un eventuale rapporto tra i valori ORAC e un beneficio di salute non è ancora stato stabilito.
La Food and Drug Administration degli Stati Uniti e l’European Food Safety Authority (EFSA) hanno pubblicato una guida che vieta alle etichette dei prodotti alimentari di implicare un beneficio antiossidante in assenza di prove fisiologiche reali. Questa guida per gli Stati Uniti e l’Unione Europea stabilisce che è illegale pubblicizzare benefici potenziali per la salute sulle etichette dei prodotti con elevato ORAC.

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