Globuli rossi di 75 milioni di anni fa

Fonte: http://www.lescienze.it/news/2015/06/09/news/globuli_rossi_collagene_ossa_dinosauri-2643248/

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(Credit: Laurent Mekul)
Ossa di dinosauro vecchie di 75 milioni di anni conservano ancora delle strutture identificate con buona probabilità come globuli rossi e fibre simili a quelle di collagene. La scoperta, che spinge a rivedere alcune convinzioni sulla possibilità di trovare tessuti molli nei fossili di dinosauri – è di Sergio Bertazzo, Susannah Maidment e colleghi dell’Imperial College di Londra che la descrivono sulla rivista “Nature Communications”.

Il limite massimo di anzianità delle molecole proteiche dei tessuti molli finora era legato a fossili non più vecchi di 4 milioni di anni. Solo di recente alcuni studi hanno scoperto resti di pelle, penne e altre strutture molli appartenenti a dinosauri vissuti intorno 70-80 milioni di anni fa, ma solo in reperti preservati in condizioni eccezionali.

Bertazzo e colleghi hanno analizzato otto frammenti ossei risalenti al Cretaceo custoditi da oltre un secolo, e in condizioni non particolarmente buone, nella collezione Sternberg and Cutler del Museo di Storia Naturale di Londra.

Globuli rossi di 75 milioni di anni fa
Particolare di uno degli artigli analizzati nello studio: apparteneva a un teropode non meglio specificato (Credit: Laurent Mekul)

Gli autori hanno prima identificato la struttura, la composizione e la localizzazione del tessuto molle all’interno dei frammenti usando la microscopia elettronica a scansione. Si sono poi serviti di un fascio ionico focalizzato, una tecnica simile alla microscopia elettronica, per osservare la struttura interna, e infine di un microscopio elettronico a trasmissione per rilevare le strutture fibrose.

Hanno così individuato all’interno di un artiglio fossile delle minuscole strutture ovoidali con un nucleo interno più denso: potrebbe trattarsi di globuli rossi, anche se occorreranno ulteriori studi per escludere che non abbiano un’altra origine.

Globuli rossi di 75 milioni di anni fa
Microfotografia di fibre mineralizzate trovate all’interno dei frammenti ossei (Credit: Sergio Bertazzo)

In un altro frammento fossile hanno identificato strutture fibrose riunite in fasci che ricordano molto da vicino le fibre di collagene. Se la conclusione di Bertazzo e colleghi sarà confermata, in futuro l’identificazione del collagene nei resti fossili potrebbe servire come metodo indipendente per stabilire le parentele tra specie diverse, poiché questa sostanza ha caratteristiche molto specifiche nelle varie famiglie di animali.

“Il nostro studio ci consente di affermare che i tessuti molli preservati possono essere ben più diffusi di quanto ritenuto, anche in reperti mal conservati come questi”, ha spiegato Susannah Maidment, coautrice dello studio. “Si tratterebbe di elementi importanti per comprendere in dettaglio in che modo i dinosauri si siano evoluti in animali a sangue caldo e come siano correlate le varie specie”.

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