Il Qatar minaccia un intervento militare in Siria accanto “ai fratelli turchi e sauditi”

Fonte: http://www.lantidiplomatico.it/dettnews.php?idx=82&pg=13114

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All’inizio di questa settimana, il ministro degli Esteri saudita Adel al-Jubeir ha inviato il seguente messaggio a Teheran:
“Vogliamo che l’Iran cambi la sua politica e smetta di immischiarsi negli affari di altri paesi della regione, in Libano, Siria, Iraq e Yemen. Ci confronteremo con le azioni dell’Iran e useremo tutto il nostro potere militare, politico, economico per difendere il nostro territorio e le persone “.

Come ricostruisce il blog Zerohedge, Riyadh e i suoi alleati a Doha e negli Emirati Arabi Uniti sono a disagio per il fatto che l’accordo nucleare rimuoverà efficacemente l’Iran dalla lista degli Stati paria proprio ora che Teheran sta espandendo la sua influenza regionale attraverso le sue milizie sciite in Iraq, l’operazione di terra in Siria, e attraverso gli Houthi nello Yemen.

I sauditi sono stati in grado di contrastare efficacemente le forze anti–Hadiin Yemen senza rischiare un conflitto diretto con l’Iran, ma attenzione, l’obiettivo non è Sana’a. Lo Yemen è uno spettacolo marginale. La vera lotta è per il futuro politico della Siria e per il controllo dell’Iraq, una volta che gli Stati Uniti si ritireranno per sempre.

L’Iran sta vincendo su entrambi questi fronti ma sarebbe un errore pensare che Washington, Riyadh, Ankara e Doha rimarranno semplicemente ad aspettare dopo anni spesi a fornire supporto a diversi gruppi estremisti sunniti per destabilizzare Assad. C’è troppo in gioco.

Ed ecco infatti, come riporta ArabPress, che il Qatar ha annunciato che potrebbe intervenire a livello militare nel Paese, anche se una soluzione politica è sempre preferibile, secondo quanto riferito dal ministro degli Esteri Khalid al-Attiyah.

In un’intervista alla CNN, il ministro ha dichiarato: “Se un intervento militare proteggerà il popolo siriano dalla brutalità del regime, allora lo faremo”. Attuyah ha aggiunto che il Qatar farà “appello al dialogo da una posizione di forza, poiché crediamo nella pace e che il cammino più diretto sia quello del dialogo”.
Da parte sua, il vice ministro degli Esteri siriano, Faisal Mekdad, ha risposto che “se il Qatar mette in pratica la sua minaccia di intervenire in Siria, allora la considereremo un’aggressione diretta… La nostra risposta sarà molto dura”.
Ancora più dura la reazione di Wiam Wahhab, politico libanese del partito pro-Hezbollah Tawhid, il quale in un tweet ha scritto che “se il Qatar mette in atto le sue minacce militari in Siria, Doha verrà bombardata”.
 Il Qatar è uno dei maggiori sostenitori dei ribelli in Siria, nonché sostenitore dei gruppi islamisti d’opposizione durante le rivolte del 2011 in Siria e Libia.

Per essere chiari. Se l’Arabia Saudita e il Qatar inizieranno a bombardare le forze iraniane dallo spazio aereo vicino alla base russa a Latakia, la situazione precipiterebbe.
L’Iran non lo tollererebbe e Mosca nemmeno. Naturalmente se un caccia russo dovesse abbattere un aereo da guerra saudita sulla Siria, Washington non avrà altra scelta, e sarà costretta ad entrare in guerra.
Infine, ZH fa notare l’assurdità di questa situazione: Qatar e Arabia Saudita stanno essenzialmente dicendo di essere disposti ad entrare in guerra con Russia e l’Iran per conto di al-Qaeda, se questo significa facilitare la cacciata di Assad. La concezione occidentale di “bravi/cattivi” è stata ufficialmente capovolta.

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