YELLEN: NESSUNA CRISI ALL’ORIZZONTE!

Fonte: http://icebergfinanza.finanza.com/2017/06/28/yellen-nessuna-crisi-allorizzonte/

Nei giorno scorsi vi avevo preannunciato alcuni dati positivi in arrivo dal mercato immobiliare, nulla di interessante, solo l’ennesimo rimbalzo del gatto morto!

Nel frattempo visto che si siamo occupati solo di banche venete e rapine del secolo, rimprendiamo la copertura dell’economia americana, mentre tutto intorno si festeggia la spettacolare ripresa mondiale ed europea, nell’immaginario del cappellaio matto Mario Draghi…

C’è chi vede “bolle” e recessioni a catena, ma la Bce è ottimista e modula il Qe  Draghi sfida le “cassandre”

Ieri l’euro ha festeggiato alla grande, ma è solo un movimento tecnico, come abbiamo scritto nell’ultimo Machiavelli, ora incomincia il bello e i tesorucci sono tornati ad offrire un’ulteriore opportunità. Suvvia è estate, la saga dei movimenti speculativi e dell’alta volatilità, il periodo nel quale i monelli si divertono a tirare sassate sulle finestre.

Una persona razionale ascoltando questi banchieri dovrebbe piegarsi in due e mettersi a ridere a crepapelle o iniziare seriamente a preoccuparsi!

Fed’s Yellen expects no new financial crisis in ‘our lifetimes’

Janet Yellen, ha dichiarato che lei non crede che ci sarà un’altra crisi finanziaria o almeno fino a quando lei vive, grazie soprattutto alle riforme del sistema bancario dopo l’incidente del 2007-09. (…)  penso che siamo molto più sicuri e spero che non sarà durante le nostre vite e non credo che sarà”, ha detto.

Non credo che avremo un’altra crisi finanziaria nella nostra vita, fantastico, non ne hanno indovinata una per decenni, non sono riusciti a prevedere una sola crisi finanziaria, anzi le hanno quasi tutte provocate ed assecondate loro e ora vi vengono a dire che non vedremo altre crisi finanziarie nella sua vita! Meraviglioso, affascinate, spettacolare…wonderful!

Nel fantastico mondo di nonna Yellen non avremo più crisi, nel paese delle meraviglie la festa di non crisi si celebrerà ogni giorno.

Noi ci limitiamo a continuare ad evidenziare ciò che suggerisce l’economia reale su Econoday

USA: crollano gli ordini beni durevoli, -1.1% a maggio

Ancora in calo gli ordini di beni durevoli dall’industria degli Stati Uniti nel mese di maggio, come appena riferito sul Calendario Economico. Il mese scorso l’indice degli ordini di beni durevoli sono crollati dell’1.1% su base mensile, contro il -0.6% previsto dagli analisti, peggiorando il risultato del mese precedente del -0.9%.

Chicago Fed National Activity Index  
Released On 6/26/2017 8:30:00 AM For May, 2017
Prior Prior Revised Consensus Consensus Range Actual
Level 0.49 0.57 0.32 0.10  to 0.54 -0.26 
3 Month Moving Average 0.23 0.21 0.04 

Highlights
A decline in manufacturing production and weakness in employment combined to pull down the national activity index to minus 0.26 in May from a revised plus 0.57 in April. The production component fell to minus 0.16 from April’s 0.53 reflecting May’s 0.4 percent decline in manufacturing production. The employment component fell to minus 0.02 from 0.12 on a sharp drop in civilian employment in the household sample of the employment report and a modest slowing in payroll growth. The consumer & housing component is also a negative, at minus 0.09 from minus 0.07 and once again the result of weakness in housing permits. This report underscores how soft May really was for a second-quarter that looks increasingly at risk.

PMI Composite Flash  
Released On 6/23/2017 9:45:00 AM For Jun, 2017
Prior Consensus Consensus Range Actual
Composite – Level 53.9 53.8 53.6  to 53.8 53.0 
Manufacturing – Level 52.5 52.7 52.2  to 53.5 52.1 
Services — Level 54.0 53.7 53.6  to 53.9 53.0 

Highlights
The economy is solid, at least the service sector, but on the whole is losing momentum, based on Markit’s flash data for June. The composite PMI slowed to 53.0 vs Econoday’s consensus for 53.8 with services also at 53.0 and manufacturing at 52.1, both short of expectations.

Services offer the best news with new orders and employment solid and optimism on the outlook particularly positive. In a special sign of strength, service companies in the sample are reporting the best gains in selling prices so far this year.

Manufacturing, however, moved to its slowest rate since September last year with both new orders and output down, offsetting gains in hiring and also inventories. Input costs slowed with selling prices here still weak.

The service strength in this report keeps it from being downbeat, though the weakness in manufacturing, which has been struggling this quarter, is not welcome.

Una sfilza di dati uno peggio dell’altro…

GDPNow

(Reuters) – Secondo il presidente della Federal Reserve di Filadelfia Patrick Harker, se ci fosse uno shock significativo per l’economia Usa “potrebbe succedere di tutto”, aggiundendo di non aspettarsi uno scenario del genere ma facendo toccare all’euro i massimi da 10 mesi sul dollaro. Parlando a un evento a Londra, Harker ha aggiunto che la Fed ha in programma di alzare i tassi di interesse ancora una volta quest’anno, visto che il recente indebolimento dell’inflazione appare temporaneo.

Ieri all’improvviso nel Paese delle Meraviglie Alice si è accorta che sarebbe stato sufficiente aprire gli occhi per tornare alla sbiadita realtà senza fantasia degli adulti.

“Non credere mai di essere altro che ciò che potrebbe sembrare ad altri che ciò che eri o avresti potuto essere non fosse altro che ciò che sei stata che sarebbe sembrato loro essere altro.”

Ma come ben sapete, nel magico mondo dei banchieri centrali nel secondo trimestre ci sarà il rimbalzo e tutti vivranno felici e contenti!

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