Indiani d’America

Fonte: http://digilander.libero.it/powathan/indiani.htm

IL NOME

Sbagliando, li hanno chiamati Indiani e Pellirosse. Loro si definiscono orgogliosamente e giustamente “I VERI AMERICANI”.A chiamarli Indiani fu per primo Cristoforo Colombo che sbarcato il 12 ottobre 1492 su un’isola dei Caraibi, convinto di avere raggiunto le Indie, scrisse sul suo diario:”appena sbarcato sull’isola ho preso molti prigionieri indiani”. A definirli Pellirosse fu invece Giovanni Caboto che incontrò i Beothue, che avevano la pelle tinta con ocra rossa per una cerimonia importante

LA STORIA

Agli inizi del secolo XVI,quando giunsero i primi coloni europei, il Nord-America era abitato da circa un milione di Pellerossa raggruppati in 400 tribù e in circa 300 famiglie linguistiche. Nelle fertili regioni orientali vivevano tribù di agricoltori sedentari, come gli Irochesi e i Cherookee; anche le calde terre del sud-ovest erano abitate da popoli di agricoltori, come i Navajo e gli Hopi. Più dure invece le condizioni di vita delle tribù sparse nei deserti dell’ovest dove la principale fonte alimentare era costituita da radici e tuberi; ancora più a ovest le tribù indiane si dedicavano soprattutto alla pesca del salmone e alla caccia, ma il gruppo più numeroso di tribù era nelle grandi praterie dove vivevano Sioux,Cheyenne,Comanche ed altri. Questi indiani nomadi cacciavano negli sterminati spazi della prateria daini,antilopi, ma soprattutto bisonti. Dai bisonti ,infatti gli indiani delle praterie ricavavano quasi tutto il necessario per vivere. Quando i bianchi penetrarono nella regione delle praterie, praticarono una caccia spietata ai bisonti che diminuirono rapidamente di numero e rischiarono di estinguersi. I cacciatori bianchi contribuirono così all’estinzione dei popoli pellerossa che non potevano vivere senza questi animali. Ma lo sterminio dei popoli indiani fu portato a termine soprattutto dagli eserciti americani e inglesi che pur di espandersi all’interno del Nord America cacciarono ingiustamente i nativi americani dalle loro terre e proprietà compiendo veri e propri massacri senza risparmiare donne e bambini. I Pellerossa vennero letteralmente annientati attraverso uno spietato genocidio.Oggi gli indiani non formano più una nazione, non sono più un popolo padrone della terra in cui vive, capace di esprimere una sua cultura e una sua civiltà. Infatti una parte di essi si è integrata completamente nella civiltà bianca, mentre un’altra parte vive in alcune centinaia di riserve sparse nel territorio statunitense e in quello canadese.

LA DANZA DEL SOLE

Nel periodo della caccia estiva al bisonte la maggior parte delle popolazioni delle pianure organizzava la Danza del Sole, la loro cerimonia più importante. I riti si differenziano a seconda della tribù, ma lo scopo comune era quello di ringraziare il Grande Spirito per l’aiuto ricevuto in passato e pregarlo per i doni futuri.

GUERRA E PACE

Nelle grandi pianure la guerra faceva parte della vita, ma raramente comportava grandi battaglie tra le tribù. Piccole bande di guerrieri compivano incursioni per rubare cavalli o per vendicare un morto, ma sempre per motivi di onore. L’audacia e il coraggio erano tenuti in grande considerazione e le imprese venivano giudicate in base al sistema dei coups : si trattava di impadronirsi di uno scalpo, rubare un cavallo o uccidere un nemico in battaglia. La battaglia fra tribù era una prova del coraggio personale e del potere spirituale e non una lotta per il controllo politico e territoriale condotta da soldati disciplinati. E’ noto infatti come il Popolo del Grande Spirito era prevalentemente pacifico

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