Alluvioni Thailandia: 553 vittime. Ancora 11 giorni per asciugare Bangkok

Scritto da: Manuel Mazzoleni
Fonte: http://www.3bmeteo.com/giornale-meteo/alluvioni-thailandia–553-vittime–ancora-11-giorni-per-asciugare-bangkok-55082

Si aggrava ulteriormente il bilancio della severa ondata di alluvioni che da più di tre mesi mette in ginocchio gran parte del sud est asiatico, tra cui Thailandia, Cambogia e Vietnam. Secondo fonti locali in numero delle vittime sarebbe salito a 100 nel Vietnam, ove nell’ultima settima i decessi ammontano a 22, tra cui 5 bambini. Ad esse vanno purtroppo aggiunte altre 250 vittime in Cambogia e ben 553 in Thailandia, ove tuttavia il bilancio appare ancora provvisorio e destinato a salire.

Sicuramente la Thailandia è il Paese più colpito dell’eccessiva attività del Monsone, che ha causato la peggiore alluvione degli ultimi 50 anni, capace di provocare ben 90 i morti nella provincia di Ayutthaya e 62 in quella di Nakhon Sawan. Tra le vittime anche numerosi bambini, tant’è che l’Unicef si è attivato al fine di fornire centinaia di migliaia di kit per l’approvvigionamento idrigo e per l’igene propria.

Migliora leggermente la situazione nella Capitale. Secondo il dipartimento di Irrigazione  la metà dei 14 miliardi dei metri cubi di acqua che minacciavano Bangkok sono già defluiti in mare. Altri 3 sarebbero finiti nel fiume Chao Phraya, quindi “solo” 5 miliardi cubi di acqua minacciano ancora Bangkok. Sempre secondo le autorità ci vorranno ancora 11 giorni per far defluire tutta l’acqua, visto che al momento si riesce a far defluire dalla metropoli circa 400 milioni di metri cubi al giorno. Non tutti però sono dello stesso parere, sostenendo che la quantità di acqua che sta spingendo verso il centro della città sia maggiore, tanto da richiedere tempi più lunghi per poter essere completamente drenata.

Intanto non si placano le polemiche riguardanti i sistemi di “difesa” che hanno penalizzato le periferie, oggi devastate dagli allagamenti, per salvaguardare il ricco centro storico, che per l’urbanizzazione di un territorio da sempre ad alto rischio. Bangkok, infatti, è costruita sul delta di una pianura paludosa, con alcune aree al di sotto del livello del mare. La città, famosa per la sua rete di corsi d’acqua al punto da essere definita la “Venezia dell’est”, si è rivelata incapace di far fronte alla catastrofe. Quasi tutti i 1.650 ‘khlong’, come sono chiamati i canali di Bangkok, sono colmi d’acqua o straripati.
Molti khlong tra cui i 100 navigabili che permisero a Bangkok di superare la terribile inondazione del 1940, negli ultimi decenni erano stati chiusi per fare spazio a strade e grattacieli, sull’onda del boom economico iniziato negli anni ’70 e mai arrestato. Un’altra prova di come lo sfruttamento eccessivo ed incontrollato del territorio porti più danni che benefici.

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