Colombo non tornerà più e l´italianità necessita un restauro

Scritto da: Tullio Zembo
Fonte: http://www.litaliano.info

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Rassegnamici, Cristoforo Colombo non tornerà mai più sul suo piedistallo. A nulla serviranno nè la ferma opposizione del Governo della Città nè sentenze di giudici, Cristina Kirchner si è intestardita e, a tutti i costi, vuole imporre la sua volontà. Verranno trovate tutte le scuse possibili ed immaginabili, prima fra tutte la pericolosità della statua e la necessità di restaurala.
Il fatto è che si tratta di una scelta ideologica già vista in alti Paesi dell´America Latina. Colombo viene visto come l´artefice della colonizzazione europea ed al suo posto presto arriverà la combattente meticcia Juana Azurduy. E chissenefrega se viene sfrattata la statua del navigatore genovese donata dalla comunità italiana per fare posto a quella della leader della guerriglia antispagnola regalata dalla Bolivia.
Purtroppo la reazione della comunità italiana al sonoro schiaffo non è stata tale da impensierire la Presidenta. Hanno protestato decine di dirigenti ma non abbiamo visto le moltitudini delle feste folcloristiche. Perdipiù c´è stato anche qualche “collaborazionista” che si è affrettato a spiegare al Segretario generale della Casa Rosada che i regali in fondo appartengono a chi li riceve e dunque può farne ciò che vuole. Segretario generale che – piange il cuore – porta un nome italianissimo, Oscar Parilli.
Temo che questa sconfitta costerà cara alla nostra comunità perché ormai si è capito che, qualunque torto le si faccia, il massimo che si rischia è qualche brontolio.
Peccato, in un Paese che ha la maggioranza della popolazione di origine italiana, gli italiani purtroppo non contano più granché. Con la statua di Colombo è stata rottamata anche la nostra influenza? Forse no, se sapremo reagire, superare le divisioni e serrare le fila. Diamoci una mossa.

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