La Cina invecchia. E va in pensione più tardi

Fonte:http://www.valori.it/economia/la-cina-invecchia-va-pensione-piu-tardi-8524.html

Un graduale aumento dell’età pensionabile tra il 2017 e il 2022. È il programma allo studio del governo cinese con l’obiettivo di garantire un risparmio alle casse pubbliche. Lo riferisce il quotidiano di Pechino Caixin.

Un graduale aumento dell’età pensionabile tra il 2017 e il 2022. È il programma allo studio del governo cinese con l’obiettivo di garantire un risparmio alle casse pubbliche. Lo riferisce il quotidiano di Pechino Caixin. Attivo nell’assistenza a oltre 200 milioni di persone, il sistema pensionistico cinese ha versato nel 2014 assegni previdenziali per 2,1 trilioni di yuan (340 miliardi di dollari) incassando contributi complessivi per 2,4 trilioni (390 miliardi di biglietti verdi). Gli assegni mensili erogati dallo Stato, ricorda Caixin, variano moltissimo: da 2.000 yuan per un ex impiegato privato o statale residente in città, ad appena 70 per un contadino.

Il dibattito sulla riforma del sistema pensionistico cinese è in atto da molto tempo. A suggerire l’innalzamento dell’età pensionabile è il progressivo invecchiamento della popolazione. I cinesi con 60 o più anni di età rappresentano oggi il 15% della popolazione e il loro numero complessivo, nota ancora il quotidiano, dovrebbe crescere del 40% entro il 2020 quando la loro incidenza sulla popolazione toccherà quota 19,3%. Secondo le stime governative, la percentuale dovrebbe salire addirittura al 43,2 nel 2050.

Foto: Khalidshou (Wikimedia Commons)

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