Un nuovo affresco di Leda e Zeus a Pompei

Fonte: https://ilfattostorico.com/2018/11/19/un-nuovo-affresco-di-leda-e-zeus-a-pompei/ 

MiBAC

ANSA

Nuove scoperte a Pompei: affresco di Leda e il cigno (Cesare Abbate, MiBAC)

Gli scavi nella Regio V a Pompei hanno portato alla luce uno splendido affresco del dio romano Giove, nella forma di cigno, e Leda, la regina di Sparta nella mitologia greca. Il dipinto si trova nella camera da letto di un’antica domus, una lussuosa casa romana. L’affresco stupisce per la qualità e i suoi colori ancora straordinariamente vivaci.

(Cesare Abbate, MiBAC)

Il mito di Leda

La scena piena di sensualità rappresenta il congiungimento tra Zeus-Giove, trasformatosi in cigno, e Leda, moglie di Tindaro re di Sparta. Dal doppio amplesso, prima con Giove e poi con Tindaro, nasceranno, fuoriuscendo da uova, i gemelli Castore e Polluce (i Dioscuri), Elena – futura moglie di Menelao re di Sparta e causa della guerra di Troia – e Clitennestra, poi sposa (e assassina) di Agamennone re di Argo e fratello di Menelao. A Pompei l’episodio di Giove e Leda gode di una certa popolarità, poiché è attestato in varie domus con diverse iconografie. La donna è in genere in piedi, e non seduta come nel nuovo affresco, e in alcuni casi non è raffigurato il momento del congiungimento carnale.

Un ricco proprietario

Nell’ingresso della dimora, l’estate scorsa, era stato scoperto un affresco di Priapo nell’atto di pesarsi il fallo. Peccato che il proprietario di tanta magnificenza non abbia ancora un nome. L’ipotesi più probabile, spiega il direttore del parco archeologico Massimo Osanna, è quella di «un ricco commerciante, forse anche un ex liberto ansioso di elevare il suo status sociale con il riferimento a miti della cultura più alta». Di più non è detto che si riesca a sapere. «La fattura è di altissima qualità», sottolinea Osanna, e il modello di riferimento sembra essere particolarmente colto, la Leda del greco Timòteo, grande scultore del IV secolo a.C.

Lavori di sicurezza

L’affresco è stato scoperto venerdì durante i lavori di stabilizzazione e riprofilamento dei fronti di scavo, in un cubicolo (stanza da letto) di una casa lungo via del Vesuvio. Per esigenze di sicurezza, gli altri ambienti di questa ricca dimora non potranno purtroppo essere scavati. Tanto che per mettere in salvo e proteggere i due splendidi affreschi, dice Osanna, «si valuterà con i tecnici e con la direzione generale l’ipotesi di rimuoverli e di spostarli in un luogo dove potranno essere salvaguardati ed esposti al pubblico».

(Cesare Abbate, MiBAC)

(Cesare Abbate, MiBAC)

(Cesare Abbate, MiBAC)

(Cesare Abbate, MiBAC)