Dopo anni di dibattimenti, il tribunale della California ha emesso una storica sentenza che assolve definitivamente Greenpeace, Stand.earth e altri cinque imputati. Gli ambientalisti erano stati citati in tribunale dalla compagnia del legno Resolute Forest Products. Resolute Forest aveva citato gli ambientalisti in tribunale abusando una vecchia legge contro il racket illegale, sostenendo quindi che le proteste ambientaliste fossero una forma di mafia.
La tesi era che quando le associazioni ambientaliste contattavano i clienti di Resolute Forest Products per avvisarli che tale impresa stava distruggendo le foreste, in realtà stava creando dei danni allo scopo di ricattarla per ottenere un vantaggio economico. Secondo gli ambientalisti invece la causa aveva solo lo scopo di mettere a tacere chi rivela la verità sulla deforestazione in corso. La causa era stata già dismessa con l’assoluzione degli ambientalisti, ma Resolute Forest aveva presentato una nuova denuncia con qualche piccola modifica.
Nel frattempo Resolute Forest ha di nuovo citato in giudizio Greenpeace, questa volta per diffamazione, lasciando sospettare che dietro tutto questo attivismo legale ci sia effettivamente solo la volontà di mettere a tacere le voci critiche.
Katie Redford, avvocata di EarthRights International, ha commentato: “Aziende come Resolute Forest hanno sempre cercato di usare i loro soldi e il loro potere per mettere a tacere ogni voce critica. A nessuno piace il bullismo, e questa pratica di bullismo legale non prevarrà. Ora, più che mai, ci impegniamo a difendere i diritti di libertà di parola di individui e organizzazioni come Greenpeace e delle altre associazioni da cui dipendono la nostra democrazia e il nostro pianeta “.