La depressione accelera l’invecchiamento

Scritto da :Andrea Piccoli
Fonte: http://www.italiasalute.it/copertina.asp?Articolo_ID=12169

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Chi è depresso o lo è stato in passato si riconosce dalle sue cellule, nelle quali la malattia lascerebbe una traccia incancellabile. A dirlo è uno studio pubblicato su Molecular Psychiatry da un team del Vu University Medical Centre di Amsterdam.
I ricercatori olandesi hanno verificato nelle persone depresse l’esistenza di differenze evidenti nella lunghezza dei telomeri, il classico indicatore dell’invecchiamento dell’organismo umano.
La coordinatrice della ricerca Josine Verhoeven e i suoi colleghi hanno analizzato più di 2400 persone, che per un terzo erano depresse, per un altro terzo lo erano state in passato e per l’ultimo 33 per cento si mostravano in piena salute.
I volontari hanno donato un campione di sangue, che è stato analizzato in laboratorio proprio alla ricerca di segni particolari di invecchiamento cellulare, in relazione alle modificazioni nelle strutture profonde dei telomeri.
Ne è emerso che le persone con telomeri più lunghi rispetto agli altri non avevano mai sperimentato la condizione depressiva che aveva colpito il resto del campione. La differenza persisteva anche considerando il differente stile di vita, il vizio del bere o del fumare.
Secondo il team olandese, i telomeri accorciati sarebbero una conseguenza causata dalla reazione dell’organismo di fronte all’attivarsi dei sintomi depressivi: “questo ampio studio fornisce prove convincenti che la depressione è associata a diversi anni di invecchiamento biologico”spiegano i ricercatori.

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