Indonesia: scoperta una nuova specie di mammifero

Fonte: http://www.salvaleforeste.it/biodiversity/3192-indonesia-scoperta-una-nuova-specie-di-mammifero

Nella foresta pluviale dei monti Mekkonga, a sudest di Sulawesi (Indonesia) una spedizione zoologica della Sapienza coordinata da Alessio Mortelliti del dipartimento di Biologia e Biotecnologie ”Charles Darwin” ha scoperto una nuova specie di mammifero: e’ un roditore arboricolo, battezzato Margaretamys christinae, che vive sopra i 1500 metri di quota.

Il ritrovamento e’ avvenuto nel corso dell’unica spedizione scientifica effettuata in quell’area dopo la missione tedesca del 1932 alla ricerca di nuove specie.

La scoperta di nuovi mammiferi e’ un evento raro, a differenza di quanto avviene per gli invertebrati, in un pianeta gia’ ampiamente esplorato e globalizzato.

L’esemplare, catturato nel corso della spedizione effettuata tra dicembre 2010 e marzo 2011, appartiene al genere Margaretamys (famiglia dei muridi) che annovera altre 3 specie, tutte endemiche di Sulawesi; si caratterizza per la particolare forma del cranio, la colorazione del mantello e la coda pelosa bicolore. Il piccolo roditore si e’ adattato nel tempo a vivere sulle montagne di Sulawesi.

La scoperta, in pubblicazione sul periodico scientifico Tropical Zoology, presenta importanti implicazioni sia di natura zoogeografica, sia conservazionistica. ”La presenza di una specie di Margaretamys nei monti Mekkonga – afferma Alessio Mortelliti – conferma come le montagne di questa isola siano state una importante area di speciazione per i mammiferi. L’isola di Sulawesi, infatti, e’ tra le zone con il maggior numero di specie endemiche di mammiferi, tutte caratterizzate da areali estremamente ridotti e pertanto a elevato rischio estinzione. La specie in questione si e’ probabilmente adattata a vivere in un habitat molto particolare, la ”Montane rainforest – foresta pluviale di montagna”, con un potenziale range di distribuzione minore di 1000 Km2, ed in virtu’ cio’ e’ stata proposta come ”Endangered – In pericolo” per la lista rossa dei mammiferi dell’IUCN (International Union for Conservation of Nature)”.

La catena montuosa, in cui vivono moltissime specie endemiche di mammiferi, uccelli, rettili ed invertebrati non e’ inclusa in nessuna area protetta, ed e’ pertanto ad elevato rischio di deforestazione”.

Nel corso della spedizione e’ stato possibile confermare la sopravvivenza di uno scoiattolo terricolo endemico dei monti Mekkonga, il Prosciurillus abstrusus e di una specie di Maxomys, anch’essa endemica della catena montuosa.

La spedizione, finanziata dalla Mohamed bin Zayed Species Conservation Fund, e’ stata effettuata da Alessio Mortelliti, con l’aiuto di alcuni abitanti del villaggio di Wawo e sotto la guida di un ex-cacciatore di bufali di montagna, supporto fondamentale per orientarsi nella fitta vegetazione della giungla dei monti Mekkonga.

ALESSIO GIULIANI(23 anni) e FLAMINIA GIORDANI ( 22 anni) ASSASSINATI E ABBANDONATI ANCHE DALLA GIUSTIZIA MANOVRATA DA POLIZIOTTI CARRIERISTI E INCAPACI.

Scritto da: Antoni De Martini
Fonte: http://corrieredellacollera.com/

(Foto: http://annaantonellafabiolamarikarosy.blogspot.it/2011/03/aforismi-sulla-giustizia.html)

Molti ricorderanno i due fidanzati ( 23 anni lui e 22 lei) falciati sulla via Nomentana incrocio Regina Margherita, da una coppia di drogati lanciata a folle velocità con la loro Mercedes contro l’inerme scooter che procedeva correttamente, passando col semaforo verde.
L’assassino, era interdetto alla guida, ubriaco e drogato, interdetto alle manifestazioni sportive e per giunta laziale.

La città si commosse per un giorno. Il sindaco chiese un inasprimento delle pene , l’accusa fu di omicidio volontario e omissione di soccorso.
L’assassino, una volta preso, grazie ai testimoni, dichiarò essere dispiaciuto, ma proprio tanto.
I dieci anni infertigli in prima istanza divennero cinque in cassazione e oggi è uscito.
È una storia di cui un dettaglio è sfuggito più.
Quel che non tutti ricordano, è che la ” ragazza” del folle assassino risultò essere la figlia della ex compagna di Renatino De Pedis, il boss della banda della Magliana.
Qualche brillante segugio ha pensato di sfruttare la situazione per chiarire il mistero della scomparsa di una quindicenne, cittadina vaticana: Emanuela Orlandi, cercata invano per anni dal giudice Imposimato.
Cosa può un poliziotto offrire a una ex prostituta, se non uno scambio di informazioni contro favori per la piccola in galera ?
La mamma, della ” pupa del duro” , non si peritò , un quarto di secolo dopo l’evento, di promettere rivelazioni fresche in cambio di un occhio di riguardo per la creatura che, in fondo, non era alla guida.
Lo stillicidio di balle, sapientemente propinate a un pool di investigatori incapaci, è giunto come rugiada ai media assetati di notizie atte a distrarre dalla politica e dall’economia.
La ragazza dopo poco è uscita e, in occasione del 29 anniversario della scomparsa della Orlandi,
è uscito anche l’assassino.
Della Orlandi – ovviamente – nessuna traccia, ma il revival è servito a una delle fazioni vaticane per agitare fantasmi e al giornalista Plateroti per intervistare sul ” Corriere della Sera” ancora una volta Ali Agca.
Il boss della Magliana è stato sfrattato dalla tomba che aveva ” soffiato” a Padre Pedro Arrupe, generale dei Gesuiti per oltre venti anni.
È un buon risultato, ma pagato a caro prezzo da chi ha a cuore l’idea di giustizia.
” Soffiare ” alla polizia conviene sempre. Il nome della “fidanzatina” è scomparso da internet.
Tutti contenti, tranne i genitori dei due sventurati giovani educati a passare col verde.

Il cambiamento del clima porta alla nascita di nuove piante infestanti

Scritto da: Nicoletta
Fonte: http://www.soloecologia.it/20062012/il-cambiamento-del-clima-porta-alla-nascita-di-nuove-piante-infestanti/4053

I cambiamenti climatici stanno rovinando gli ecosistemi e l’agricoltura di gran parte del mondo, ma le erbacce li “apprezzano molto”. Secondo recenti ricerche pubblicate sulla rivista scientifica PLoS ONE, le malerbe amano l’anidride carbonica. O meglio, stanno imparando ad amarla perché riescono ad adattarsi rapidamente alle nuove condizioni atmosferiche. Invece le colture destinate al cibo non si adattano così facilmente – anche perché gli agricoltori continuano a scegliere di seminare i semi che possiedono gli stessi sapori a cui la gente è abituata da sempre.

In altri termini, di fronte all’aumento dei livelli di CO2, le erbe infestanti se la cavano meglio dei raccolti tradizionali. Ma non è finita qui: l’esposizione alla CO2 fa comportare le piante infestanti un po’ come degli zombie, le cui qualità sono geneticamente contagiose nei confronti delle piante “buone”.

Era già forte la preoccupazione sulla contaminazione genetica che poteva passare dalle colture OGM alle erbacce. Ora è stato dimostrato che è vero anche il contrario – e si noti che non stiamo citando le “super-erbacce”, quelle che crescono rapidamente e sono resistenti ai diserbanti, ma normali piante infestanti.

In un esperimento condotto dai ricercatori della USDA sono stati coltivati due tipi di riso fianco a fianco: una varietà selvatica e molto simile all’erba infestante (non adatta per il consumo alimentare) e una varietà coltivata (Clearfield 161), chimicamente alterata (ma non modificata geneticamente) per resistere agli erbicidi. Aumentando i livelli di anidride carbonica in loco, i ricercatori hanno scoperto che il primo tipo di riso è in grado di trasferire i suoi geni nell’altra coltura, rendendola più simile a una pianta infestante, col risultato di produrre semi di riso più fragili e meno ricchi di nutrienti. Quello che è accaduto a questa coltura di riso potrebbe succedere a tutte le altre colture con l’aumento del livello di CO2.

Polizia Postale: (forse) non ci saranno i tagli!!!!!!

Scritto da: Massimiliani Frassi
Fonte: http://www.massimilianofrassi.it/blog/

Polizia Postale: (forse) non ci saranno i tagli!!!!!!

La scorsa settimana abbiamo raccolto l’appello dagli amici della Polizia Postale (http://www.massimilianofrassi.it/blog/appello_ministro_cancellieri_smantellamento_polizia_postale.html )di ufficializzare il pericolo di chiusura di molte sedi locali con un taglio di mille agenti specializzati che sarebbero stati reinseriti ad altre funzioni. L’appello ha creato la giusta eco. Oggi riceviamo questa mail. Intanto grazie a tutti per aver supportato questa importante iniziativa, che, incrociando le dita, dovrebbe garantire ai bambini i cui abusi vengono diffusi ogni giorno in rete, la giusta protezione!

Caro Massimiliano è passata poco più di una settimana e sembra che momentaneamente qualcosa sia cambiato…
nel corso dell’incontro tenutosi il 08.06.2012 tra i Sindacati di categoria e il Ministro sembrerebbe che le preannunciate chiusure degli Uffici di P.S. e quindi anche della Postale non ci saranno!
In attesa di posizioni ufficiali ti invio il comunicato che è stato divulgato a seguito di quell’incontro.
Credo che il tempestivo e sinergico lavoro di denuncia e sensibilizzazione che abbiamo posto in essere, abbia apportato un valido contributo in tale direzione!

(…)

Questo il comunicato dei Sindacati di Polizia:
SPENDING REVIEW: NESSUN TAGLIO LINEARE MA SOLO RIORGANIZZAZIONE ED EFFICIENZA

Oggi si è tenuto il preannunciato incontro con il Ministro dell’Interno Cancellieri relativamente alle attività di spending review che dovranno essere attuate nell’ambito del Ministero dell’Interno.
In apertura dei lavori – dopo le forti prese di posizione e le paventate azioni di duro contrasto delle scriventi OO.SS. circa un malcelato piano di destrutturazione del Dipartimento che prevedeva la chiusura di circa 200 uffici di polizia territoriali e che nulla aveva a che vedere con le tanto richiamate economie di spesa – è stato premesso che in funzione del taglio alla spesa pubblica di 4 miliardi e 200 milioni che il Governo deve attuare con la prossima manovra economica, il Ministero dell’Interno, nel suo insieme, dovrà contribuire con una cifra pari a circa 200 milioni nell’arco dei prossimi nove anni.
Fermo restando tale obiettivo, che si ribadisce essere il contributo dell’intero Ministero dell’Interno, è stato altresì premesso che non vi sarà alcun taglio sui presidi della sicurezza a livello territoriale.
In tale ottica, infatti, il documento in via di definizione predisposto dal Viminale, che sarà recapitato alle Organizzazioni Sindacali entro la prossima settimana, è stato elaborato, in funzione del cambiamento e della rimodulazione dell’assetto territoriale e provinciale dello Stato, su tre direttrici fondamentali:
1. Corrispondenza e riconferma dell’impianto previsto dalla legge 121/81 in materia di autorità provinciale, politica e tecnica, in funzione di quello che è l’attuale assetto territoriale su base provinciale.
2. Area economica, attraverso l’individuazione di una migliore e più efficiente organizzazione degli assetti centrali del Ministero dell’Interno, che potrà prevedere la possibilità di realizzare centrali uniche di acquisto per tutte le forze di polizia con una gestione unificata e centralizzata, per l’acquisto di beni e servizi che possano migliorare la qualità e produrre risparmio di risorse;
3. Richiesta di idee e contributi propositivi da parte delle organizzazioni sindacali della Polizia di Stato sulla bozza del documento elaborato dal Ministero che dovrà essere definito e presentato al Consiglio dei Ministri entro la fine del corrente mese.
Il Ministro ha altresì aggiunto che non sarà in alcun modo modificato l’attuale modello degli Uffici e le autorità di P.S.; inoltre non vi saranno differenze sul processo di razionalizzazione di spesa tra le diverse forze di polizia.
Eventuali interventi relativi ad accorpamenti di uffici e di posti funzione riguarderanno esclusivamente il livello centrale dei Dipartimenti del Ministero dell’Interno che verranno realizzati attraverso provvedimenti amministrativi, decreti ministeriali ed atti regolamentari con il parere favorevole del Consiglio di Stato e delle Commissioni Parlamentari.
Altro ambito sul quale il Ministero dell’Interno sta lavorando in collaborazione con il Demanio, riguarda la localizzazione degli Uffici territoriali per cercare di utilizzare strutture demaniali ed eventualmente beni confiscati o sequestrati alle organizzazioni criminali, per ottenere una ulteriore riduzione di spesa.
Altro ambito di intervento riguarderà la razionalizzazione ed i costi di gestione del parco autovetture e l’abbattimento dei costi di affitto dei locali degli uffici di polizia di proprietà di privati attraverso la revisione dei canoni d’affitto.
La riunione si è conclusa con la richiesta di formulare osservazioni alla bozza di documento che verrà trasmessa alle OO.SS. ed un nuovo incontro con i vertici del Ministero dell’Interno per un confronto nel merito delle proposte prima della stesura del documento finale riguardante la spending review. Alla luce di quanto sopra, nonché delle anticipazioni ufficiose e dei precisi impegni assunti dal Ministro Cancellieri sulla salvaguardia del modello di sicurezza di cui alla legge 121/81 rispetto alla centralità dell’Autorità Provinciale, politica e tecnica, nonché dal mantenimento degli assetti organizzativi territoriali, nonché l’eventuale razionalizzazione sarà omogenea per tutte le forze di polizia, le scriventi OO.SS. esprimono la propria soddisfazione sulla mancata chiusura di Questure ed altre articolazioni territoriali di specialità.
Nel mantenere alta la vigilanza affinché tali impegni si traducano in atti concreti, restano in attesa del preannunciato documento per formulare le proprie proposte.
Roma, 8 giugno 2012

Siulp Sap Ugl-Polizia di Stato – Consap

Americani in vacanza

Scritto da: Miguel Martinez
Fonte: http://kelebeklerblog.com/

Questa bella ragazzina, dall’aria teutonicamente pasciuta, si chiama Tamara Brown e ha cinque anni.

Suo padre si chiama Michel Brown, e fa il banchiere a Miami, cittadina nota per la sua vivace vita finanziaria.

In questi giorni, la famiglia Brown si è recata in vacanza all’altro capo del mondo, per “imparare i valori” e “ritrovare le proprie origini”, come precisa orgoglioso il padre.

Specificamente, la famiglia si è recata presso l’insediamento israeliano di Gush Etzion, nei Territori Occupati, per visitare Caliber 3, un rinomato centro sportivo dove i turisti imparano come far fuori gli indigeni: il programma comprende anche un “omicidio simulato di terroristi da parte di guardie“.

I bersagli su cui gli escursionisti si possono esercitare hanno le facce di arabi sorridenti.

L’importante è non giocare a paintball, e chiamarsi Brown e non al-Tamimi.

Antartide: milioni di anni fa, privo di ghiaccio e ricoperto da piante

Fonte: http://phys.org/news/2012-06-ancient-greened-antarctica.html
Tradotto da: http://www.ditadifulmine.com/2012/06/antartide-milioni-di-anni-fa-privo-di.html

La scienza ha ormai accertato da tempo che il clima antartico non è sempre stato quello che possiamo osservare oggi: circa 15 milioni di anni fa, infatti, le temperature del continente ghiacciato erano diverse decine di gradi più alte rispetto a quelle attuali.

Facendo riferimento a periodi ancora precedenti, come all’ era dei dinosauri, l’Antartide ha attraversato un periodo in cui era addirittura ricoperta da foresta pluviale percorsa quotidianamente da enormi creature e, probabilmente, dai primi antenati dei mammiferi moderni.
Durante gli ultimi milioni di anni, il clima globale è cambiato notevolmente rispetto al Cretaceo o al più vicino Miocene, ma l’entità e il ritmo di questo cambiamento non sono ancora del tutto chiari.
Ad esempio, si è sempre pensato che la scomparsa delle specie vegetali antartiche sia terminata almeno 6 milioni di anni fa, quando il ghiaccio ricopriva la quasi totalità delle terre emerse del Polo Sud. Ma alcune recenti scoperte, come una pianta risalente a 3-5 milioni di anni fa, stanno costringendo gli scienziati a ripensare ai modelli climatici finora elaborati per spiegare la storia del clima antartico.
Uno studio pubblicato lo scorso 17 giugno su Nature Geoscience, inoltre, potrebbe alzare ulteriormente le temperature ipotizzate per l’Antartide del Miocene, dipingendo un continente polare popolato da sempreverdi e latifoglie in un periodo compreso tra i 15 e i 20 milioni di anni fa.
Esaminando i resti vegetali contenuti in campioni di sedimenti prelevati dal fondale marino, un team di ricercatori provenienti da diverse università americane, in collaborazione con la NASA, ha scoperto che, durante l’estate antartica di 15-16 milioni di anni fa, le temperature potevano arrivare a circa 7 gradi centigradi sopra allo zero.

“Lo scopo della ricerca era quello di comprendere meglio come possa apparire il futuro del cambiamento climatico” spiega  Sarah J. Feakins della University of Southern California. “Come la storia ha molto da insegnarci sul futuro, lo stesso vale per il clima del passato. Questo ci mostra quanto l’Antartide possa diventare caldo e umido man mano che il sistema climatico si surriscalda. E’ una delle prime prove di quanto sia stato caldo l’Antartide”.
I ricercatori si sono concentrati sul fondale della “barriera di Ross”, una zona di mare ricoperta in alcuni punti da centinaia di metri di ghiaccio. “I sedimenti marini sono ideali per osservare la vegetazione del passato, dato che i fossili depositati sono protetti dall’avanzamento dello strato di ghiaccio, ma sono tecnicamente molto difficili da ottenere in Antartide, e richiedono una collaborazione internazionale”.
Il grande vantaggio dell’analizzare sedimenti marini contenenti materiale vegetale sta nel poter ricostruire il passato delle piante antartiche durante l’arco di svariati milioni di anni. E’ inoltre possibile analizzare il rapporto di isotopi d’idrogeno contenuti nell’acqua utilizzata dalle piante quando erano in vita, e confrontarlo con i rilevamenti moderni per comprendere quanto fosse caldo e umido il continente antartico del Miocene.
“Quando il pianeta si scalda” spiega Jung-Eun Lee, scienziato del progetto Aura della NASA e creatore di un modello in grado di analizzare gli isotopi d’idrogeno nel vapore acqueo atmosferico, “i cambiamenti maggiori si verificano ai poli. Il movimento verso sud della pioggia, associato ad un clima più caldo nelle latitudini più alte dell’emisfero sud, hanno reso i margini dell’Antartide meno simili ad un deserto polare, e più somiglianti alla moderna Islanda”.
Il picco di calore del clima antartico si sarebbe verificato tra 16,4 e 15,7 milioni di anni fa, quasi 50 milioni di anni dopo la scomparsa dei dinosauri. Il riscaldamento sembra essere associabile a livelli di anidride carbonica atmosferica pari a 400-600 parti per milione: la quantità di anidride carbonica è simile a quella registrata nel 2012 (393 parti per milione), cosa che lascia spazio all’ipotesi che, entro la fine del secolo, il pianeta raggiungerà livelli di anidride carbonica pari a quelli ipotizzati per il Miocene.
Sebbene la scienza non possa ancora determinare l’esatta origine di questa anidride carbonica che contribuì al riscaldamento del pianeta, le temperature moderne sembrano seguire un trend del tutto simile a quello del Miocene, tempo in cui di certo non esistevano fabbriche, automobili e centrali elettriche.

L’omicidio di Melania. I risvolti nascosti

Fonte: http://www.articolotre.com/2012/06/lomicidio-di-melania-i-risvolti-nascosti/94394

E’ una brutta storia che nessuno racconta.

– R.C. 19 giugno 2012- C’era un pm della procura di Roma che stava indagando su una setta satanica diffusa negli ambienti militari. L’organizzazione su cui indagava il pm è collegata alla vicenda di Carmela Melania Rea, nonché alla morte di una donna trovata a Roma priva degli organi.

Il magistrato si chiama Paolo Ferraro, è stato sospeso dall’esercizio delle sue funzioni, sottoposto ad una serie di provvedimenti disciplinari e nei suoi confronti è stato tentato un Trattamento sanitario obbligatorio.

Ferraro stava indagando su sette sataniche e aveva denunciato fatti gravissimi che lasciavano trasparire connessioni inquietanti. Dalle indagini era emerso che a capo di una setta satanica poteva esserci un gruppo di ufficiali dell’esercito e gli sviluppi portavano proprio all’omicidio di Melania Rea.

Il magistrato denunciò nel contempo una serie di minacce e intimidazioni. Su segnalazione del vertice dell’ufficio, il CSM ha avviato nei confronti del magistrato ben tre procedimenti di dispensa dal servizio, i primi due dei quali già archiviati. Il terzo procedimento è attualmente in corso.

Le indagini di Paolo Ferraro partivano nel lontano 2008, indagini sulle sacerdotesse del sesso negli ambienti militari. Il magistrato aveva registrato una serie di appuntamenti tra una donna e alcuni membri dell’esercito.

Nelle trascrizioni .Si parla di ipnosi,alterazione della psiche,comandi esoterici che renderebbero le reclute vere e proprie schiave del sesso,sacerdotesse delle iniziazioni.

Il magistrato possiede i file audio,sconcertanti,tenebrosi,che fotografano momenti  di una relazione sessuale,dettagli  che a suo dire sono la testimonianza dello sdoppiamento della personalità dei suoi partecipanti,un festino alterato dall’assunzione di ketamina, un potente anestetico dissociativo, che procura fenomeni cosiddetti near-death experiences, letteralmente ‘esperienze vicino alla morte’.

I rituali?  Sempre gli stessi, accoppiamenti, orge, sacrifici di animali. Poi le reclute, gli adepti,il magistrato parla di “rane pescatrici”, ovvero personalità che hanno la funzione di centrifugare eventuali neofiti ,quello che dicono, cosa pensano, cosa fanno.

Chi ha ascoltato i file audio li ha definiti impressionanti. Una porta aperta sull’inferno, suoni e rumori sconcertanti, ordini e disposizioni impartite dalle sacerdotesse del sesso.

Alla luce di tutto questo, l’efferato omicidio di Carmela Melania Rea assume contorni diversi, inquietanti. Un teatro diverso che potrebbe avere come quinta scenografica  la caserma del 235° Reggimento Piceno, dove operava come istruttore Salvatore Parolisi.

Il cadavere di Melania, martoriato dalle coltellate, il sangue sul terreno, i capelli arruffati. Devastante il quadro che si è presentato al Ros ed al procuratore Monti. Eppure tutti tacciono, hanno ridotto un dramma ad una squallida storia di scappatelle extraconiugali.

Cosa aveva scoperto Paolo Ferraro? Un secondo livello nell’Esercito italiano, esiste un secondo esercito, esiste una organizzazione deviata, dedita alla ritualità satanica, una vera e propria setta che miscela adepti e atti sessuali?

Chi e cosa si nasconde dietro la morte di Carmela Melania Rea?

Un’ultima cosa. Verso la fine dell’aprile scorso il magistrato era alla guida del suo camper, quando avvertì una strana inclinazione, a stento riuscì ad accostare e scese a controllare il motivo dell’anomalia. Un pneumatico anteriore del mezzo era stato danneggiato in modo che si deteriorasse progressivamente.

Se Ferraro avesse viaggiato a velocità più sostenuta l’automezzo si sarebbe certamente ribaltato, con prevedibili e drammatiche conseguenze.

USA debito: si stanno mangiando l’Europa a suon di rating?

Scritto da: Debora Billi
Fonte: http://crisis.blogosfere.it/2012/06/usa-debito-si-stanno-mangiando-leuropa-a-suon-di-rating.html

Gli Stati Uniti sono falliti e per evitare lo sconquasso e rischi seri di guerra totale, si stanno mangiando l’Europa a suon di rating farlocchi. (foto:infophoto)

Avrete seguito il bi et ba di Obama al G20 e gli europei sdegnati. Ci ha spiegato come e qualmente loro hanno investito in competizione etc etc etc.
Vabbe’ famola corta: lo stato americano ha un deficit che è il 50% di quanto incassa, ovvero irrecuperabile.

E in % sul PIL siamo al 16%, mai visto prima nella storia umana di NESSUN paese: l’Argentina, la Grecia etc etc sono andati in default al raggiungimento del 10%.
E da anni. E parliamo SOLO del budget federale perche’ i singoli Stati sono messi pure peggio e contano a parte.
Ha da poco, pochi mesi, superato la soglia del 100% di Debito FEDERALE su PIL, ovvero tenendo conto anche del debito dei singoli stati, contee (come si fa in Europa) è già al 124% e come del resto perfino da me ampiamente previsto, nel giro di due anni avrà superato il livello di debito/PIL di tutti i paesi dell’OCSE.
Una famiglia su 2 usufruisce dei food stamp, 46 milioni di “richiedenti” contro 83 milioni di famiglie. MOLTO peggio che nel ’29.

Ma è una bufala? E’ possibile o cosa?
Potete verificare, al volo, qui all’ “Orologio del debito USA”:

Hanno messo su MILLE trecento MILIARDI di nuovo debito, l’8% del PIL giustappunto nel giro di sei mesi.
Ci hanno fatto su persino le vignette.
E con un deficit che è oltre il 10% del LORO PIL, con uno Stato che spende il DOPPIO di quanto incassa (una tacca sopra l’italia ai tempi di Craxi) che con un 16% di nuovo debito riesce a far finta di crescere per il 3% (un rendimento da vaporiera dell’800, sotto il 20% di risultati utili rispetto alle energie immesse) osano chiamarla ripresa ed osano darci lezioni?

LOL se non ci fosse da dire COL, invece, dove la C sta per Crying…
Cosa dovrebbero tagliare? Beh se tagliassero TUTTE le spese militari e TUTTE le pensioni avrebbero ancora un deficit di circa il 6% del PIL.
Ovviamente troppo alto. Quanto poi a poterlo davvero fare: suvvia…

Gli Stati Uniti sono FALLITI e per evitare lo sconquasso e rischi seri di guerra totale con la Cina et compagnia, causa consolidamento del debito da migliaia di miliardi di dollari nei loro confronti, si stanno mangiando l’Europa a suon di rating farlocchi.
Questa è la verità, ma se si smette di sussurrarla e si comincia a gridare salta per aria il coperchio di Pandora che comunque saltera’ per aria in ogni caso.

Sembra tutto molto astratto.
Poi le botteghe chiudono a vista d’occhio perfino in centro a Firenze.
Poi vedo dignitosi pensionati e pensionate chiedere l’elemosina.
Siamo a pochi mesi dai cartoneros, ecco il punto.
E quella, intendiamoci, è la soluzione ottimistica, che vede semplicemente l’Italia ed alcuni altri paesi europei ridotti in rovina, senza guerre e soprattutto senza guerre atomiche.
Perche’ quando si raggiungono questi livelli di rischio a qualcuno, in qualsiasi momento possono saltare i nervi.

Uff.

Il Sindaco di Venezia la manda buca ai cinesi

Scritto da: Angelo Paratico
Fonte: http://www.litaliano.it

Angelo Paratico Hong Kong – Qui a Hong Kong esiste una lunga tradizione di uomini politici italiani che fissano incontri con le autorità locali e poi, di solito, accadono due cose.
La più comune è che, dopo l’atterraggio all’aeroporto di Chep Lap Kok, cancellano i propri appuntamenti e si danno a uno shopping sfrenato.
La seconda variante è questa: cancellano la propria visita del tutto, di solito uno o due giorni prima di partire, giustificandosi in vari modi. O un incontro importante e improragabile. Oppure gravi motivi di salute. Come ultima ratio regum arma di distruzione di massa da usarsi con parsimonia: la morte della nonna. Quest’ultima possibilità è però un’arma impegnativa, giacché  i cinesi son meno stupidi di quanto credono i nostri rappresentanti: sanno far di conto e, conoscendo l’età del soggetto, pensano che un’anziana signora di 120 o di 130 anni, insomma, come dire, è anche giusto che lasci spazio alle nuove generazioni.
La scusa degli impegni era molto di moda ai tempi della vecchia DC, del PSI e del PCI, quando i nostri uomini politici s’illudevano, nella loro arroganza senza limiti, di contare molto anche all’estero.
Oggi gode di maggior favore la seconda possibilità, perché se uno sta male, sta male.
Per domani 20 giugno 2012 e per post domani avevo cancellato tutti i miei impegni di lavoro per tenermi libero. Era previsto un ricevimento ufficiale al Consolato d’Italia, e degli incontri con degli imprenditori locali con il sindaco di Venezia Giorgio Orsoni.
Nel pomeriggio di domani, in particolare, presso allo splendido showroom della Ferrari, il sindaco sarebbe stato intervistato dalla televisione cinese.
Io non possiedo una Ferrari, ma conosco il titolare dell’agenzia, Richard Lee, che ha finanziariato la nostra società culturale Dante Alighieri, con la quale collaboro. È un cavaliere della Stella d’Italia, ed è sempre disponibile a salvaguardare l’immagine del nostro Paese. Ogni suo desiderio è per me un ordine e, quando mi aveva telefonato, cinque giorni fa, perché gli trovassi un interprete d’italiano e di cinese mandarino (non il cantonese parlato a Hong Kong)  per l’intervista con il sindaco Orsoni, avevo chiamato un nostro ex insegnate. Si chiama Sandro, è un veneziano e parla il mandarino meglio di un letterato cinese. Mi disse che non poteva esserci. Quello sarebbe stato l’anniversario del suo matrimonio e, inoltre, avevano fissato un incontro per l’adozione di un orfano. Non mi sono dato per vinto e dopo mezz’ora d’insistenza, esausto, Sandro aveva dato la propria disponibilità.
Oggi, il giorno prima del nostro incontro, apprendiamo con preoccupazione che il sig. sindaco ha dei seri problemi di salute, e ha dunque cancellato la propria visita. Ostrega, uomini con il fisico di Marco Polo, Venezia non ne produce più!
Noi gli facciamo tanti auguri di riprendersi velocemente. Ci fa comunque piacere sapere che manderà i propri collaboratori, l’ex ambasciatore Antonio Armellini d’Italia a Delhi e a Baghdad, e l’Onorevole Laura Fincato (ah, il vezzo italico di farsi chiamare onorevole anche quando non lo si è più!) che si presenta con l’impressionante titolo di Delegato del Sindaco per i Grandi Eventi.
Dopo Hong Kong partiranno alla conquista di Shanghai, e staremo a vedere se i seri problemi di salute del sindaco Orsoni si scioglieranno, e gli consentiranno di raggiungerli colà.
Ci era stato detto che il sindaco Orsoni teneva moltissimo all’incontro con una rappresentanza del locale mondo imprenditoriale, con le istituzioni e con le associazioni italiane qui presenti. Gleine siamo grati, ma pensiamo che sarebbe stato comunque un incontro di cortesia, infatti un sindaco con una ex onorevole e un ex ambasciatore, senza alcun contorno di tecnici con le loro carte, diagrammi e documentazione,  a che serve? Di che ci voleva parlare? Di quanto è bella Venezia? Ma lo sappiamo già, signor sindaco!

La società civile può governare e bene: l’esempio arriva dalla Grecia

Scritto da: Alberto Mucci
Fonte: http://www.linkiesta.it/grecia-salonicco-sindaco

Nella Grecia che affonda, il sindaco di Salonicco affronta la crisi cittadina, un buco di bilancio da  140 milioni, con valutazione e incentivi per i dipendenti pubblici, lotta ai garbugli burocratici, turismo mirato e buon esempio. Così i costi del Comune sono scesi del 30% e il debito è in costante discesa. Lui, Yannis Boutaris, un imprenditore vinicolo di successo, è un uomo nuovo, estraneo al gioco dei partiti politici greci.

SALONICCO – Lo spread greco continua a salire ma non tutto nel paese ellenico va a picco. A Salonicco, la seconda città greca per numero di abitanti e PIL, è in atto una piccola rivoluzione che potrebbe servire a esempio al resto della Grecia. Tutto è cominciato il primo gennaio del 2011 quando il nuovo sindaco della città, Yannis Boutaris, un imprenditore vinicolo di successo e sopratutto un uomo nuovo, estraneo al gioco dei partiti politici greci, è stato eletto a primo cittadino.

Boutaris ha ereditato una città con un buco di 140 milioni di euro lasciato da una giunta che ha fatto dietro di sé terra bruciata ed è stata, sempre nel 2011, indagata dalla magistratura a causa di un inspiegato buco di bilancio da 51.4 milioni di euro. Come nel resto della Grecia e del sud Europa uno dei principali problemi della città è un apparato burocratico gonfio di impiegati ridondanti che rendono – volenti o nolenti – qualsiasi nuova iniziativa imprenditoriale di difficile e lenta realizzazione. Oggi il Comune di Salonicco impiega 5,000 persone quando per ammissione dello stesso sindaco basterebbero 3,000 impiegati per far funzionare efficacemente la città. Ma i dipendenti in eccesso non si possono licenziare, perché esattamente come in Italia nella grande maggior parte dei casi è vietato dalla legge. Boutaris ha dovuto quindi aguzzare l’ingegno e creare quella che oggi è in Grecia una realtà più unica che rara.

Per prima cosa ha instaurato un sistema di piccoli bonus per incentivare il lavoro individuale degli impiegati e in secondo luogo ha creato un metodo grazie al quale il lavoro del singolo dipendente può essere valutato direttamente dal cliente. Non solo: in una recente intervista sul New York Times Boutaris ha ammesso quasi incredulo che prima della sua giunta i vari capo dipartimento non si incontravano mai, conducevano vite interamente separate e lavori non coordinati. Oggi una riunione mattutina di tutti i capi dipartimento è diventata d’obbligo.

Uno dei primi atti di Boutaris una volta assunta la carica di primo cittadino è stato di vendere la limousine concessa in dotazione al sindaco e rimpiazzarla con una macchina low-cost. Senza dubbio una trovata di marketing, ma la politica è fatta sopratutto di simboli e non importa quanto siano macchinosi e artificiali perché la maggior parte dei cittadini, sopratutto in un momento di difficoltà economica come questo, lì apprezza. Così allo stesso modo in cui Tony e Cherie Blair, nel 2006, presero il volo Ryanair da Roma per tornare a Londra scatenando una discussione sui voli di stato in Italia, a Salonicco i cittadini intervistati sul NYT hanno dichiarato che il nuovo sindaco è “molto più accessibile del precedente”, “è spesso seduto ai caffè a discutere del futuro della città insieme agli altri” e “si muove per la città in bicicletta”, un po’ come il Boris Johnson di Grecia.

Ma il nodo principale da risolvere per Butaris oltre alla burocrazia è l’economia stagnante della città. Da anni gli investimenti sul territorio diminuiscono e le poche industrie rimaste lentamente de-localizzano il proprio lavoro nella vicina Bulgaria dove la manodopera è molto meno costosa e più flessibile. Anche il turismo, la principale fonte di entrata per le casse di Salonicco, secondo Boutaris non rende ancora al massimo delle sue potenzialità. Per prima cosa la città con gli anni è diventata sciatta e poco attraente e per risolvere la situazione il sindaco ha ordinato ai commercianti di ripulire le facciate dei propri negozi e tirare a lucido lo spazio davanti alla propria bottega. Concluse con successo le pulizie Boutaris ha preso il primo volo per la Turchia con l’intento di convincere la Turkish Airlines, al di là delle rivalità storiche e culturali tra i due paesi, di creare un volo diretto tra Istanbul e Salonicco in modo che i turchi invaghiti della propria storia abbiano la possibilità di visitare il luogo di nascita di Gamal Ataturk, padre fondatore della Turchia moderna.

Non contento il primo cittadino è volato in Israele per rafforzare i vecchi rapporti ormai raffreddatisi e convincere i discendenti delle grosse comunità ebraiche che un tempo abitavano a Salonicco e dintorni a venire a visitare i luoghi dei propri avi. Lo stratagemma ha funzionato. In pochi mesi è stato instaurato un nuovo volo anche con Tel Aviv e nell’ultimo anno centinaia di nuovi turisti sono giunti a visitare la seconda città greca.

Oggi il flusso nelle casse cittadine non è più solamente in uscita; i costi di gestione del Comune secondo i numeri che l’ufficio stampa ha dichiarato in un intervista con Linkiesta sono scesi di un considerevole 30 per cento; e il debito cittadino nonostante continui a rimanere alto si attesta “appena sopra i cento milioni di euro”. Mancano due anni alle prossime elezioni comunali, ma con i risultati fino ad ora ottenuti Boutaris avrà con ogni probabilità una facile seconda vittoria e il suo modello di gestione della città sarà, si spera, notato dalle autorità di Atene o da quelle di altre città del sud Europa in grave difficoltà economica e con un gran bisogno di reinventarsi. Il costo umano di una crisi economica non è mai positivo, ma crea almeno la necessità di cercare soluzioni e idee nuove per non soccombere ad asfissianti vecchi modelli.